Un momento particolarmente gratificante è stata l’apertura nel mese di giugno del nuovo Bistrot all’interno di un progetto, che chiamo “Lechler Village”. Attualmente, stiamo ristrutturando l'area aziendale con una duplice impostazione. Una parte significativa dello stabilimento è chiaramente destinata alla produzione dei nostri prodotti, che nel nostro caso comprendono vernici e smalti. Abbiamo dedicato notevole impegno al rinnovo delle certificazioni e al miglioramento delle misure di sicurezza, garantendo piena conformità con le rigorose normative applicabili alle aziende operanti nel settore chimico. Dall’altra parte stiamo realizzando una nuova struttura per migliorare ancor di più il modo di lavorare, non solo tra di noi, ma anche e soprattutto con la comunità dei nostri clienti, fornitori, scuole, utilizzatori, ecc. In sostanza un luogo “aperto”, stimolante, generativo di idee e relazioni costruttive, che chiamo la “Chimica delle Relazioni”! La parte produttiva, che per motivi di sicurezza e rispetto dell’ambiente dev’essere considerato tutto sommato “chiuso”, la chiamo la “Chimica della Materia”. Il prodotto fisico, materiale, deve contenere valori immateriali, quali la conoscenza, la perseveranza, il non mollare mai: per tale ragione il progetto Lechler Village prevede anche la realizzazione di nuovi laboratori di ricerca e sviluppo, entro il 2025.
Le altre domande
- Quali sono le principali sfide e opportunità che l'industria delle vernici sta affrontando in questo momento, e come la sua azienda sta affrontando tali sfide per rimanere competitiva e innovativa sul mercato?
- L’Azienda che lei guida integra la sostenibilità ambientale nelle sue operazioni e strategie aziendali, e in che modo questo impegno contribuisce sia alla protezione dell'ambiente che al successo a lungo termine dell'azienda?